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Il sesso fisico di una persona si sviluppa dopo molti anni dall’embrione indifferenziato, per identificarsi completamente nell’adulto. Il genere di una persona, quindi, si realizza gradualmente dopo un determinato periodo. Naturalmente, subito alla nascita, ad ogni neonato è assegnato uno dei due sessi, in accordo ai caratteri sessuali primari. Questo, a sua volta, stabilisce come il neonato sarà trattato dalla famiglia, dagli amici, etc; ma, la stabilità del sesso assegnato, l’accettazione da parte del bambino è un’altra cosa. L’identificazione sessuale del bambino come maschio o femmina diventa permanente durante i primi anni di vita. In ogni modo, il bambino può rappresentare il ruolo desiderato senza convinzione interiore. In tal modo un bambino può raffigurare il genere femminile, mentre segretamente si risente. Dall’altro lato, una bambina può, segretamente, identificarsi come un ragazzo (è possibile anche il contrario). Fortunatamente, nella maggior parte dei bambini non ci sono problemi. Il genere e l’identificazione sessuale sono, semplicemente, due lati della stessa medaglia. In ogni caso, durante gli anni, la femminilità o mascolinità biologica di un individuo è aumentata dalle dimensioni psicosociali della virilità e dell’indole femminile. Questo sviluppo, che inizia con la nascita, è rafforzato durante la pubertà. In questa fase, in particolare, gli adolescenti prevedono di diventare “reale donna” o “reale uomo”.
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